Gruppo Bettin si occupa di logistica alimentare e di gestione di magazzino conto terzi.
Nel mercato odierno, dominato da cambiamenti anche molto repentini, diventa davvero difficile riuscire a mantenere una posizione di leadership nel proprio settore. Le esigenze, le necessità e i gusti subiscono variazioni quotidiane, e chiaramente non è sempre così scontato per un marchio garantire un prodotto che sia pienamente all’altezza delle aspettative. A tutto questo bisogna aggiungere che nel mercato attuale la concorrenza è aumentata spaventosamente, a tutti i livelli, e servono originalità e immediatezza per riuscire ad anticipare i “concorrenti” e proporre la soluzione migliore.
Tuttavia, per cercare di tenere il passo delle ondulazioni frenetiche del mercato, si rischia di andare incontro a degli sprechi, che possono comportare spese anche piuttosto ingenti. Per evitare di giungere ad un punto di non ritorno, è bene puntare ad una struttura organizzativa che sappia monitorare l’intero processo produttivo e, soprattutto, che tenga conto delle varie fasi del mercato. Serve, quindi, una logistica che sia in grado di ottimizzare le risorse aziendali, impedendo al marchio di perdere controllo della produzione.
Un quadro chiaro sulle esigenze di ogni settore produttivo, ma anche un’idea piuttosto limpida di tutte le criticità va proprio incontro al concetto di logistica, che è ormai considerato un elemento di importanza almeno paritaria a quella che è ovviamente rappresentata dalla qualità e dalla tipicità dei prodotti. Un riconoscimento che viene percepito con sempre maggiore intensità anche nel settore alimentare, che in Italia rappresenta ad oggi il secondo comparto economico dopo quello metalmeccanico: il fatturato complessivo è infatti pari a 120 miliardi di euro, di cui 20 riguardano l’export.
Un settore che dà lavoro a oltre 400.000 persone, ma che ancora fatica ad assimilare i concetti della logistica, che potrebbero dare uno sviluppo decisivo a tutta la filiera. Esaltare la progettazione, la produzione e la distribuzione di un bene alimentare, con piena soddisfazione del cliente finale, significa proprio basare tutto il processo su quella connessione tra attività logistiche che permettono di gestire al meglio eventuali problematiche – individuandole e risolvendole in tempo reale – e, di conseguenza, trarre enormi vantaggi che consentono al marchio di essere sempre largamente competitivo.
La logistica nell’industria alimentare è caratterizzata da una serie di punti “cardine”, tutti di estrema importanza, che fanno sì che l’intero processo di produzione possa svilupparsi adeguatamente e con profitto. Come prima cosa, la logistica alimentare impone una gestione impeccabile dell’ordine e delle scorte, in particolare una determinazione dei tempi necessari all’approvvigionamento e al carico e scarico degli inventari. Una volta monitorati questi aspetti, è necessario strutturare nel migliore dei modi tutte le attività che fanno riferimento al magazzinaggio.
In particolare, la logistica alimentare impone un controllo degli ordini per la spedizione, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Inoltre, un altro aspetto dirimente, è la movimentazione delle merci, ovvero lo spostamento interno dei prodotti alimentari che sono destinati alla spedizione: un passaggio che deve essere svolto con la massima accuratezza, per non rischiare di rovinare la merce. In genere, per gestire al meglio la logistica, i magazzini sono organizzati in aree funzionali, ognuna delle quali adibita ad uno scopo ben preciso: la zona di ricevimento merci, ad esempio, ma anche quella riservata allo stoccaggio o all’allestimento ordini, fino all’area di consolidamento e a quella di spedizione.
Una volta eseguito l’imballaggio delle merci alimentari, le stesse saranno quindi interessate dal trasporto, cioè dallo spostamento dal magazzino alla destinazione finale. Sono tutte attività che devono essere regolate da un attento coordinamento e da un monitoraggio costante: se vengono a mancare queste caratteristiche sorgono problematiche di diversa natura, inefficienza, scarsa reputazione, crollo degli introiti. Se le scorte all’interno del magazzino sono in eccesso, è chiaro che l’azienda avrà molte merci alimentari invendute, che inevitabilmente deperiranno; al contrario, in caso di tempi di rotazione non adeguati, si corre il rischio che l’azienda non riesca a rispondere tempestivamente alle esigenze dei clienti. In entrambi i casi, si fornirebbe quindi un servizio inadeguato e si perderebbe credito, oltre che una buona parte dei guadagni.
Ecco perchè negli ultimi tempi la logistica sta giocando sempre più un ruolo chiave anche all’interno dell’industria alimentare, in quanto la gestione ottimale della supply shain consente di realizzare l’ordine “ideale”, che valorizza il prodotto e aumenta al massimo il grado di soddisfazione del cliente finale.