Una delle caratteristiche principali che fanno sì che un magazzino possa raggiungere uno standard qualitativo molto
elevato, anche in termini di affidabilità, è senz’altro la capacità di trasportare le merci garantendo un ottimo servizio, preciso e puntuale e la perfetta integrità e funzionalità del prodotto in consegna. Anche questo versante rientra nel concetto di logistica, indispensabile per organizzare tutti i vari passaggi che riguardano il magazzino e garantire così all’impresa un processo produttivo ottimale e senza intoppi, che consente alla lunga di aumentare il proprio fatturato.
Tuttavia i costi relativi al trasporto rischiano di essere sempre molto alti, andando così a gravare pesantemente sul bilancio dell’impresa. Questo perchè in Italia le carenze infrastrutturali sono tra i primi problemi del Paese. Le strade provinciali sono spesso malmesse, ma anche le autostrade presentano molte criticità: basti pensare alla Salerno-Reggio Calabria o ai continui lavori di manutenzione sull’A14 e sull’A1. Tutto questo senza dimenticare le ferrovie, che non se la passano affatto bene. Le carenze infrastrutturali, così evidenti e diffuse, vanno a penalizzare pesantemente l’attività delle aziende, che fanno molta fatica a raggiungere gli obiettivi prefissati, peggiorando così la propria reputazione.
Ma qual è il trasporto più utilizzato in Italia dai magazzini? Senz’altro quello su gomma, come da media nazionale, nonostante nel nostro Paese il costo per chilometro è il più alto tra gli Stati dell’Unione Europea. I dati pubblicati dall’Associazione Italiana Logistica e Supply Chain Management ci mostrano come percorrere 100mila chilometri in Italia equivalga a circa 2mila ore di lavoro con una velocità media di 50 km/h; situazione peggiore rispetto a Francia e Germania, dove le ore scendono a 1.818 e la velocità sale a 55 km/h.
Proprio in virtù di questi numeri, che sottolineano le grosse difficoltà legate alle carenze infastrutturali, le imprese hanno deciso di correre ai ripari studiando possibili soluzioni che facciano fronte alle problematiche emerse. La più gettonata è senza dubbio l’outsourcing, nota anche come esternalizzazione, che in economia e organizzazione aziendale non è altro che il ricorso a delle imprese esterne per lo svolgimento di alcune fasi del proprio processo produttivo o fasi dei processi di supporto.
Il primo motivo che spinge le aziende ad optare per l’outsourcing anche sul trasporto è chiaramente il risparmio economico: nelle grandi aziende si arriva anche al 78% dei costi dell’intera logistica. Nel trasporto, le attività che vegono delegate più spesso sono il trasporto Inbound, il trasporto internazionale, il trasporto su strada (affidato ad aziende di trasporto per la lunga distanza oppure a “padroncini” per la breve percorrenza e il trasporto con operazioni accessorie (attività commerciali, attività post vendita, etc.). L’obiettivo è arrivare a creare un numero sempre maggiore di reti o di consorzi di imprese, magari trovando un distributore direttamente nei Paesi di destinazione o, in alternativa, condividendo mezzi e percorsi per alcune tratte considerate nevralgiche: una soluzione che consente di avere sempre mezzi carichi sia all’andata che al ritorno, e ridurre di molto i costi.
Anche nel trasporto, quindi, l’esternalizzazione garantisce all’azienda diversi benefici, oltre alla possibilità di focalizzarsi sul proprio core business, al fine di raggiungere prestazioni di maggior livello. Maggior flessibilità operativa, miglior servizio al cliente, riduzione dei costi: sono questi i vantaggi principali dell’esternalizzazione, che si toccano con mano anche nel trasporto merci. Trasformando costi fissi in costi variabili (o semi-variabili), è possibile recuperare risorse finanziarie (nel caso eventuale di cessioni di infrastrutture), ridurre i costi del personale e ridurre i costi di stoccaggio e trasporto.
L’esternalizzazione è pertanto una scelta strategica di grande impatto, che fa sì che l’azienda italiana possa mantenere una qualità molto alta senza essere costretta a subire ritardi e condizionamenti a causa delle note ed estesissime carenze delle infrastrutture su tutto il territorio nazionale.