Il picking è una delle attività svolte all’interno della logistica di magazzino, e
fa riferimento all’attività di carico e prelievo delle merci, inteso sia come prelievo di interi colli, che come prelievo parziale di materiali da uno scaffale. Questa operazione può avere come fine ultimo lo smistamento dei materiali e delle merci verso altri settori interni allo stesso magazzino o il loro invio verso altre strutture.
Il picking può essere effettuato in quasi tutti i settori industriali, e affinché questo funzioni al meglio, è necessario ed imprescindibile che il contenuto del magazzino sia stato catalogato e conteggiato nel modo giusto, grazie ad una logistica efficiente, in modo che non si verifichino errori nei prelievi e negli invii.
È possibile suddividere il picking in due categorie:
1# Il picking manuale
È caratterizzato dalla presenza di un operatore, che o svolge l’operazione di carico o prelievo in prima persona, o partecipa alla operazioni seguenti. Il picking manuale viene suddiviso a sua volta in diverse sotto categorie, che si differenziano tra loro a seconda di chi si sposta all’interno dell’area di prelievo. Abbiamo quindi:
- picker to parts: è la soluzione più diffusa, e si ha quando è l’operatore a muoversi tra i corridoi del magazzino effettuando prelievi, a bordo dell’apposito carrello;
- parts to picker: in questo caso è un sistema automatizzato a prelevare i colli e posizionarli poi in una postazione da dove l’operatore effettua successivamente il picking;
- pick to box: l’area di picking è suddivisa in diverse zone, ognuna delle quali è presidiata da uno o più operatori. Tali postazioni sono collegate tra loro tramite un sistema a scorrimento sulla quale si muovono i cartoni, dove verranno inseriti i diversi materiali prelevati. Ogni cartone contiene l’ordine di un cliente o una sua parte;
- pick and sort: ogni operatore effettua il prelievo di un determinato articolo, che equivale al fabbisogno totale di quell’articolo per gli ordini accumulati.
2# Il picking automatico
Come suggerisce la stessa definizione, il picking automatico è portato a termine o da un robot pallettizzatore o da una macchina, che scarica la merce su un nastro trasportatore.
Nell’attività di gestione del magazzino il picking è associato ad altre attività tra cui l’imballaggio e il confezionamento, e insieme formano le funzioni strategiche della gestione logistica di un magazzino. Ogni intervento sul picking, oltre ad essere molto delicato è anche impegnativo, in quanto interessa un consistente numero sia di personale che di risorse; i risultati conseguiti, che siano positivi o negativi, possono influenzare in maniera marcata il buon funzionamento di tutto il sistema logistico.
Per questo è necessario che tutto sia organizzato in maniera efficiente. Per raggiungere quest’obiettivo la prima cosa da fare è limitare le percorrenze degli operatori, o dotarli di mezzi che gli permettano di muoversi in maniera più veloce e sicura. Oppure è possibile creare una mappa del picking modificabile in tempo reale, in modo da poter sfruttare al meglio lo spazio disponibile in magazzino, al fine di posizionare in maniera strategica i prodotti.Infine, è possibile effettuare una politica di routing, che ha come obiettivo principale la limitazione delle risorse impiegate durante lo svolgimento del picking. La più utilizzata è quella che si attuata fra gli scaffali, e riguarda la posizione dei prodotti catalogati in base ai codici, in relazione alla frequenza con cui vengono movimentati e alla loro giacenza.
Le politiche di routing, come anche le diverse tecniche finalizzate al miglioramento del picking sono numerose, e prevedono l’utilizzo di mezzi informatici e software all’avanguardia, pensati a tal fine.
Per questo, onde evitare di commettere errori che potrebbero minare il corretto svolgersi di tutto il piano di picking, è sempre meglio affidarsi a delle società specializzate, come quelle che svolgono attività di logistica in outsourcing.